La violenza di genere, intervista a Margherita Carlini

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MARGHERITA CARLINI è psicologa, psicoterapeuta e criminologa, Responsabile dello sportello antistalking di Ancona e del centro antiviolenza di Recanati,
ci spiega cosa è la violenza di genere. Per violenza di genere, si intende la violenza maschile nei confronti delle donne.


E' un fenomeno trasversale (non ha fasce d'età, nazionalità, rango sociale, livello d'istruzione) e culturale.
Il fenomeno culturale riguarda la cultura dove viviamo, secondo la quale l'educazione tra maschio e femmina è solitamente differente.
Il maschio è educato ad essere forte e virile, molto spesso ad esempio viene detto ai bambini "non piangere come una femminuccia" negandogli il diritto di esprimere le proprie emozioni, al contrario, le donne sono educate ad essere dolci, pazienti, a sopportare.

Quando il maschio, all'interno della coppia, non si ritrova nel suo ruolo di potere, tende a ripristinare il suo ruolo ancorandosi allo stereotipo maschile cioè si riconosce maschio utilizzando la forza.

Cosa si può fare per sradicare gli stereotipi culturali?
Mostrare alternative educative, rendere liberi i bambini di esprimersi per quello che sono, indipendentemente dal sesso

La violenza di genere si manifesta con delle principali forme:
- psicologica: tutti i comportamenti che hanno l'intento di svalutare, umiliare, minacciare la donna per renderla vulnerabile e tenerla all'interno della relazione maltrattante;
- economica: evitare che la donna sia autonoma dal punto di vista economica;
- verbale;
- sessuale;
- atti persecutori (stalking);
- violenza.

La violenza segue un ciclo, ha delle caratteristiche definite:
1° fase - l'accumulo della tensione: avviene con i silenzi, i toni di voci, vengono definiti i confini all'interno dei quali una donna deve stare per poter rimanere nella relazione;
2° fase - acuta: aumento del controllo, della violenza;
3° fase - luna di miele: dopo aver picchiato, umiliato e controllato, il maltrattante chiede perdono, promette di non farlo più e minaccia il suicidio perchè non riesce a stare senza la sua patner e la donna nonostante è stata maltratta, è portata a reinvestire le proprie risorse all'interno della relazione.

Perchè una donna maltrattata continua la relazione con il partner violento?
Crede che il maltrattante, una volta chiesto scusa ha capito lo sbaglio commesso e cambierà atteggiamento e lei potrà aiutarlo a cambiare.

La caratteristica primaria della violenza di genere viene eseguita da qualcuno con il quale siamo o siamo stati legati affettivamente.

Nel nostro Paese, sono molti i fenomeni di violenza, solo nel 2018, 49.000 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza.

Cosa possono fare le donne quando si accorgono di essere vittime di violenza?
Chiamare il numero nazionale del centro antiviolenza antistalking 1522.


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